I vertici della Massoneria Italiana

(G.O.I.) dal 1864 ad oggi

GRANDE ORIENTE D´ITALIA (G.0.I.)

 

1864 Gran Maestro Giuseppe Garibaldi

Giuseppe Garibaldi - (1807-1882)

1864-1865 Gran Maestro (reggente) Francesco De Luca

1865-1867 Gran Maestro Francesco De Luca

Francesco De Luca - (1811-1875)
Patriota, giurista.
Deputato dalla 8° alla 12° legislatura.
Vicepresidente della Camera, poi leader della "Sinistra Giovane".
Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 28 maggio 1865 al 20 giugno 1867.

1867 Gran Maestro Filippo Cordova

Gran Maestro Aggiunto Francesco Curzio

Gran I Sorvegliante Francesco Curzio

Gran II Sorvegliante Giuseppe Dolfi

Grande Oratore Filippo De Boni

Gran Segretario .........................

Gran Tesoriere Cesare Correa

Filippo Cordova - (1812-1868)
Statista.
Deputato dalla 8° alla 10 legislatura. Membro dei due ministeri Ricasoli e del primo ministero Rattazzi.
Insigne meridionalista.
Gran Maestro del G. O. d'Italia nel 1863 subito surrogato, per motivi di salute, dal G. M. Agg. Govean. Nel 1867 eletto ancora G. M. ma dimissionario dopo pochi giorni.

1867-1869 Gran Maestro (facente funzioni) Ludovico Frapolli

1869-1870 Gran Maestro Ludovico Frapolli

Ludovico Frapolli - (1815-1875)
Ingegnere, patriota.
Partecipò a tutte le imprese garibaldine dal 1860 al 1871, dopo lunghi anni di esilio. Deputato dalla 7° e poi dalla 9° alla 11 legislatura.
Iniziato il 10 dicembre 1862 nella Loggia Dante Alighieri di Torino, ne fu Maestro Venerabile. Gran Maestro del G. O. d'Italia. Ebbe il 33° grado del R.S.A.A.

1870-1871 Gran Maestro (reggente) Giuseppe Mazzoni

1871-1880 Gran Maestro Giuseppe Mazzoni

Giuseppe Mazzoni - (1808-1880)
Patriota, politico.
Ministro di Grazia e Giustizia nel governo toscano Guerrazzi-Montanelli, poi con quelli Triumviro, dopo la fuga del Granduca. Deputato dalla 11° alla 13° legislatura del Regno. Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1871 al 1880.
1880-1885 Gran Maestro Giuseppe Petroni Giuseppe Petroni - (1812-1888)
Giurista, patriota.
Tre anni dopo la caduta di Roma, fu arrestato, condannato a vita e liberato soltanto, dalle truppe italiane, nel 1870.
Iniziato nel 1871 nella Loggia Universo di Roma, il 23 ottobre 1873 ne divenne Maestro Venerabile e tenne tre anni il maglietto. Fondò il 4 aprile 1881 la Loggia Rienzi e ne fu Maestro Venerabile. Elevato nel R.S.A.A. al 33° grado, fu eletto membro del S. C.
Eletto G. M. Aggiunto, alla morte del G. M. Mazzoni fu inalzato alla Grande Maestranza. Lasciata la carica del 1885, fu nominato Gran Maestro Emerito.

1885-1896 Gran Maestro Adriano Lemmi
Adriano Lemmi - (1822-1906)
Patriota.
Chiamato il "banchiere del Risorgimento" finanziò - fra l'altro - la sfortunata impresa di Carlo Pisacane. Nel 1848 aveva imbarcato a Livorno la legione Manara, diretta alla difesa di Roma.
Gran Maestro del G. O. d'Italia dal 1885 al 1896 e S.G.C. del R.S.A.A. fino alla morte.

1896-1904 Gran Maestro Ernesto Nathan

Gran Maestro Onorario Adriano Lemmi

Gran Maestro Onorario Giorgio Tamajo

Gran Maestro Aggiunto Onorario Pirro Aporti

Gran Maestro Aggiunto Onorario Giuseppe Mussi

Gran Maestro Aggiunto Onorario Francesco Curzio

Gran Maestro Aggiunto Onorario Achille Ballori

Gran I Sorvegliante Beniamino Pandolfi

Gran II Sorvegliante Aurelio Costanzo

Grande Oratore Luciano Morpurgo

Gran Segretario Ettore Ferrari

Gran Tesoriere Silvano Lemmi

Ernesto Nathan - (1845-1921)
Politico.
Sindaco di Roma (1907-1913), fu tra i fondatori della Società Dante Alighieri. Ministro plenipotenziario straordinario dell'Italia alla Esposizione Internazionale di Chicago. Volontario di guerra a sett'antanni.
Gran Maestro del G. O. d'Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919. Membro effettivo del S.C. del R.S.A.A.

1904-1917 Gran Maestro Ettore Ferrari

Gran Maestro Aggiunto Adolfo Engel

Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi

Gran I Sorvegliante Achille De Giovanni

Gran II Sorvegliante Rosario Bentivegna

Grande Oratore Giovanni Camera

Gran Segretario Gustavo Canti

Gran Tesoriere Alessandro Aleggiano

Direttore della Grande Segreteria Ulisse Bacci

Ettore Ferrari - (1845-1929)
Scultore.
Deputato dalla 15 alla 17 legislatura.
Gran Maestro del G. O. d'Italia dal 1904 al 1917 e S.G.C. del R.S.A.A. (Palazzo Giustiniani) dal 1917 fino alla morte.

1917-1919 Gran Maestro Ernesto Nathan
 

1919-1925 Gran Maestro Domizio Torrigiani

Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Meoni

Gran I Sorvegliante Giuseppe Guastalla

Gran II Sorvegliante Giovanni Mori

Grande Oratore Alfonso Neuschuler

Gran Segretario Ottorino Raimondi

Gran Tesoriere Carlo De Andreis

Segretario Generale Ulisse Bacci

Delegato Supr. Cons. 33\ Giuseppe Leti

Delegato Gran Loggia Rito Simbolico Ruggiero Varvaro

Domizio Torrigiani - (1876-1932)
Iniziato nella Loggia Humanitas di Empoli nel 1896.
Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia eletto nel 1919 e rieletto nel 1922 e nel 1925.
Incarcerato e confinato dal regime fascista, che lo liberò pochi giorni prima della morte.
1926-1930 Comitato di Coordinamento Il Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Meoni, nominato da Torrigiani presidente del Comitato coordinatore per la gestione dei beni dell’Istituzione, fu condannato nel maggio del 1929 a cinque anni di confino e deportato a Ponza; nel corso dello stesso mese Ettore Ferrari fu denunciato con l’accusa di aver tentato di riorganizzare la massoneria. La firma, l’11 febbraio 1929, dei trattati del Laterano tra Mussolini e la Santa Sede era apparsa come la vittoria dell’antirisorgimento e come la sconfitta definitiva dell’istanza laica rappresentata in Italia per almeno un settantennio dalla massoneria. Tuttavia, se il 1929 era stato un anno di sconfitte per gli oppositori del fascismo, esso aveva anche registrato per costoro una vittoria, rappresentata dalla fuga da Lipari, nel mese di luglio, di Rosselli, Lussu e del massone Francesco Fausto Nitti: l’evento stava a dimostrare come il coordinamento tra iniziativa degli esuli e azione interna potesse condurre al successo.

1930 Gran Maestro (reggente) Eugenio Chiesa
Eugenio Chiesa - (1863-1930)
Politico.
Deputato dalla 22° alla 27° legislatura. Comissario generale per l'aeronautica col ministero Orlando.
Gran Maestro del G. O. d'Italia in esilio a Parigi.

1930-1931 Gran Maestro (reggente) Arturo Labriola
Arturo Labriola - (1873-1959)
Economista, professore alla università di Messina.
Condannato a cinque anni di reclusione per i fatti del '98 fu in esilio in Francia, dove si accostò alle teorie del Sorel. Si dichiarò non soltanto patriota ma anche nazionalista (Storia di dieci anni) e fu interventista e volontario nella 1° guerra mondiale. Deputato dalla 24° alla 27° legislatura, poi all'Ass. Costituente. Senatore della repubblica. Ministro del lavoro nell'ultimo gabinetto Giolitti. Direttore del quotidiano Roma, di Napoli.
Iniziato nel 1913 nella Loggia Propaganda di Roma, affiliato alla Loggia Unione Italiana n. 90 durante il suo soggiorno in Argentina. Insignito del 33° grado del R.S.A.A. dal 1924.
Gran Maestro del G. O. d'Italia in esilio.

1931-1940 Gran Maestro Alessandro Tedeschi
Alessandro Tedeschi - (1867-1940)
Chirurgo, letterato.
Esule in Francia, rifiutò di mettersi in salvo all'arrivo della Ghestapo e fu trovato cadavere.
Iniziato giovanissimo, si affiliò il 12 febbraio 1900 nella Loggia Union Italiana n. 12 di Buenos Aires dove ricoprì vari uffici.
Gran Maestro del G. O. d'Italia in esilio.
1940-1943 Gran Maestro Davide Augusto Albarin Davide Augusto Albarin
Un valdese stabilito ad Alessandria d’Egitto che si era fatto notare per il proprio impegno aprendo una sezione della LIDU in quella città.
Questi fu eletto all’unanimità da tutte le logge del GOI operanti all’estero dopo la morte di Tedeschi, avvenuta a Saint-Loubès il 19 agosto 1940.
1943-1945 Comitato di Maestranza Il 10 giugno 1944 veniva diffuso a Roma un manifesto, firmato da Umberto Cipollone, Giuseppe Guastalla ed Ermanno Solimene, che annunciava la rinascita del Grande Oriente d’Italia, e immediatamente dopo si costituiva un «Comitato di Gran maestranza» formato dallo stesso Cipollone, da Guido Laj, prosindaco di Roma, e da Gaetano Varcasia, consigliere di Cassazione. Il ‘triumvirato’ così composto affidò la carica di Gran Maestro a Giuseppe Guastalla, primo Gran Sorvegliante a Palazzo Giustiniani nel 1925, e quella di Gran Maestro onorario a Enrico Presutti, rimarcando in tal modo il legame con la massoneria dell’età liberale.
1945-1948 Gran Maestro Guido Laj Guido Laj - (1880-1948)
Prosindaco di Roma.
Membro della Loggia Cola di Rienzo, all'Oriente di Roma.
Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1945 fino alla morte.
1949 Gran Maestro (pro tempore) Umberto Cipollone Umberto Cipollone - (1883-1860)
Avvocato
Membro del S.C. del R.S.A.A. d'Italia.
Gran Maestro del G. O. d'Italia.
Gran Maestro Ugo Lenzi
dal 1949

Gran Maestro Aggiunto Guido Francocci

Gran Maestro Aggiunto Ottorino Maggiore

Gran I Sorvegliante Silvestro Silvestri

Gran II Sorvegliante Fabio Friggeri + (poi Enzo Minutillo 8/9-12-1951

Grande Oratore Raffaele Finizia

Gran Segretario Carlo Manelli

Gran Tesoriere Publio Cortini

dal 1953

Gran Maestro Aggiunto Ottorino Maggiore

Gran Maestro Aggiunto Carlo Speranza

Gran I Sorvegliante Silvestro Silvestri

Gran II Sorvegliante Poalo Cordella

Grande Oratore Gabriele Jannelli

Gran Segretario Carlo Manelli

Gran Tesoriere Publio Cortini

Ugo Lenzi - (1875-1953)
Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bologna.
Nel 1914 abbandonò il partito socialista per rimanere Massone.
Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1949 alla morte. Membro effettivo del S.C. del R.S.A.A.
1953 Gran Maestro (facente funzioni) Carlo Speranza  
Gran Maestro Publio Cortini
dal 4/10/1953

Gran Maestro Aggiunto Carlo Speranza

Gran Maestro Aggiunto Pasquale Ragusa

Gran I Sorvegliante Silvestro Silvestri

Gran II Sorvegliante Poalo Cordella

Grande Oratore Gabriele Jannelli

Gran Segretario Enzo Minutillo

Gran Tesoriere Pietro Fanti

dal 26/5/1956

Gran Maestro Aggiunto Pasquale Del Torto

Gran Maestro Aggiunto Pasquale Ragusa

Gran I Sorvegliante Giovanni Senerchia

Gran II Sorvegliante Ferdinando Accornero

Grande Oratore Gino Valori

Gran Segretario Umberto Genova

Gran Tesoriere Pietro Fanti

Publio Cortini - (1895-1969)
Ingegnere.
Iniziato nel 1919 divenne G. Tesoriere del G. O. d'Italia nel 1945 e curò con grande impegno la ripresa e lo stabilimento di rapporti fraterni con le altre Comunioni.
Eletto Gran Maestro nel 1953, fu rieletto nel 1956 ma si dimise, per ragioni di salute, nel 1957. Nel R.S.A.A. conseguì il 33° grado nel 1945 e nel 1965, fino alla morte, fu G. Min. di Stato del S.C. d'Italia.
Gran Maestro Umberto Cipollone
dal 30/11/1957

Gran Maestro Aggiunto Giunio Bruto Crippa

Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli

Gran I Sorvegliante Angelo Bianchi

Gran II Sorvegliante Aldo Cordarelli

Grande Oratore Gino Valori

Gran Segretario Umberto Genova

Gran Tesoriere Roberto Onelli

dal 30/5/1959

Gran Maestro Aggiunto Giulio Palermo

Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli

Gran I Sorvegliante Angelo Bianchi

Gran II Sorvegliante Aldo Cardarelli

Grande Oratore Acrisio Bianchini

Gran Segretario Umberto Genova

Gran Tesoriere Roberto Onelli

 
Gran Maestro Giorgio Tron
dal 29/5/1960

Gran Maestro Aggiunto Ferdinando Accornero

Gran Maestro Aggiunto Corrado Mastrocinque

Gran I Sorvegliante Ottorino Pretroni

Gran II Sorvegliante G. B. Garattini

Grande Oratore Giovanni Senerchia

Gran Segretario Umberto Genova

Gran Tesoriere Vincenzo Augugliaro

Giorgio Tron - (1884-1963)
Igienista, sierologo.
Iniziato nella Loggia Propaganda di Torino nel 1907. Membro della Loggia Hermes n. 594 di Roma. Gran Maestro del G. O. d'Italia dal 1960 al 1961, membro effettivo del S.C. del R.S.A.A.
1961 Gran Maestro (pro tempore) Corrado Mastrocinque Corrado Mastrocinque - (1892-1969)
Matematico, astronomo, ingegnere.
Iniaziato giovanissimo alla Loggia Giovanni Bovio di Napoli, fu Presidente del Collegio dei MM. VV. di Napoli, poi della Loggia Regionale Campana di Rito Simbolico Italiano. Gran Maestro Aggiunto dal 1960 al 1964, nel 1961 resse il maglietto del G. O. fra le dimissioni del G. M. Tron e l'elezione del G. M. Gamberini.

Gran Maestro Giordano Gamberini

dal 15/7/1961

Gran Maestro Aggiunto Corrado Mastrocinque

Gran Maestro Aggiunto Giovanni Bricchi

Gran I Sorvegliante Michele Interligi

Gran II Sorvegliante Augusto Comba

Grande Oratore Acrisio Bianchini

Gran Segretario Umberto Genova

Gran Tesoriere Vincenzo Augliaro

Giordano Gamberini

Venne espulso dall'Ordine con sentenza della Corte Centrale del 13 settembre 1986 per fatti inerenti la Loggia "P2".
Venne sostituito da Augusto Comba alla direzione della rivista Hiram.

Fu figura, comunque, eminente del panorama massonico ed esoterico italiano.

Ravennate, scomparso all'età di 88 anni il 30 giugno del 2003, militò nelle file del Partito Socialdemocratico Italiano, lottando nella Resistenza contro l'occupazione nazifascista e, successivamente - a Ravenna - ricoprì la carica di Vicepresidente provinciale dell'Istituto Case Popolari, nonché membro del Consiglio di Amministrazione della Banca del Monte.

Fu Vescovo valdese della Chiesa Gnostica Italiana con il nome di Tau Julianus ed eletto per la prima volta Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia nel 1961, rimanendo in carica sino al 1970. Direttore dal 1966 della "Rivista Massonica", fu promotore della sua rinascita.

Massone con spiccate propensioni allo studio del simbolismo, della filosofia e della spiritualità, partecipò alla stesura della "Bibbia concordata" nell'ambito della quale tradusse il Vangelo di San Giovanni. Passò pur tuttavia alla Storia della Massoneria italiana più che altro per le sue doti di diplomatico, sia per il suo dialogo con la Chiesa cattolica al fine di far rimuovere la scomunica che pesava sui massoni sin dal 1738, sia con la Gran Loggia Unita d'Inghilterra al fine di far ottenere il riconoscimento di regolarità massonica al Grande Oriente d'Italia.

Fu inoltre autore dei volumi "Mille volti di massoni italiani" (1975); "Attualità della massoneria. Contenti gli operai ?" (1978) e "Storia e costituzione della Repubblica Romana attraverso i manifesti" (1981).

dal 15/7/1964

Gran Maestro Aggiunto Ottavio Ferulano

Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli

Gran I Sorvegliante Michele Interligi

Gran II Sorvegliante Augusto Comba

Grande Oratore Acrisio Bianchini

Gran Segretario Umberto Genova

Gran Tesoriere Vincenzo Augliaro

dal 19/3/1967

Gran Maestro Aggiunto Acrisio Bianchini

Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli

Gran I Sorvegliante Augusto Comba

Gran II Sorvegliante Carlo Gentile

Grande Oratore Prospero Visconti Pasca

Gran Segretario Giuseppe Telaro Campagna

Gran Tesoriere Giovanni Sensini

Gran Maestro Lino Salvini

dal 22/3/1970

Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Bianchi

Gran Maestro Aggiunto Giovanni Bricchi

Gran I Sorvegliante Riccardo Colasanti

Gran II Sorvegliante Alberto Vitale

Grande Oratore Ermenegildo Benedetti

Gran Segretario Giovanni Sensini

Gran Tesoriere Giuseppe Telaro Campagna

Lino Salvini
Medico, fiorentino di fede repubblicana, venne iniziato nel 1952 nella Loggia Concordia n° 110 all'Oriente di Firenze.

Siamo nel 1978. Il Gran Maestro Lino Salvini, travolto dalle notizie della stampa, rassegna le dimissioni in anticipo sulla scadenza naturale del mandato. Alla decisione non è estranea la volontà della potente massoneria statunitense. La campagna di stampa che imperversa in Italia contro la gestione del gruppo massonico e le forti denunzie di diversi fratelli (tra i quali Siniscalchi) allarmano gli alleati muratori d'oltreoceano che decidono di istituire una " commissione d'inchiesta " per verificare la fondatezza delle accuse lanciate contro il Grande Oriente d'Italia ed il suo Gran Maestro. La presidenza della commissione viene affidata a Charles Frossel, ex Gran Maestro della Gran Loggia di New York e giudice ormai in pensione.

Anche Salvini viene convocato a New York per essere sentito, ma ogni sua difesa risulterà vana. La commissione subordinerà il mantenimento del riconoscimento della massoneria americana al gruppo italiano soltanto se questo sostituirà il Gran Maestro. Lino Salvini, perciò, è costretto a dimettersi. Ed al momento del suo congedo rivolge parole sprezzanti contro i fratelli americani «che hanno interferito sulla nostra massoneria». Esorta ad «interrompere i rapporti con gli Stati Uniti perché queste Grandi Logge non hanno veste per entrare nei nostri forti». Ma la polemica del fiorentino Salvini è inutile.

dal 27/3/1973

Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Bianchi

Gran Maestro Aggiunto Giovanni Bricchi

Gran I Sorvegliante Pietro Sinchetto

Gran II Sorvegliante Antonio Di Pasquale

Grande Oratore Carlo Gentile

Gran Segretario Giuseppe Telaro Campagna

Gran Tesoriere Aldo Boero

dal 1/3/1976

Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Bianchi

Gran Maestro Aggiunto Carlo Gentile

Gran I Sorvegliante Mario Treves

Gran II Sorvegliante Mirto Cassanello

Grande Oratore Carlo Manzoni

Gran Segretario Spartaco Mennini

Gran Tesoriere Francesco Spina

Gran Maestro Ennio Battelli

dal 18/11/1978

Gran Maestro Aggiunto Ivan Mosca

Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi

Gran I Sorvegliante Umberto Martorelli

Gran II Sorvegliante Nunzio Tirendi

Grande Oratore Augusto De Megni

Gran Segretario Spartaco Mennini

Gran Tesoriere Carlo Villani

Ennio Battelli

Gran Maestro Armando Corona

dal 28/3/1982

Gran Maestro Aggiunto Ludovico Tomaseo

Gran Maestro Aggiunto Massimo Maggiore

Gran I Sorvegliante Delfo Del Bino

Gran II Sorvegliante Orazio Catarsini

Grande Oratore Salvatore de Rysky

Gran Segretario Antonino de Stefano

Gran Tesoriere Ottavio Rotondo

Armando Corona

Il 28 marzo 1982, in piena bufera per le risonanze dell’affare P2, si arrivò all’elezione del medico e uomo politico sardo Armando Corona.
Personalmente non aderente ad alcun Rito, il Corona lasciò diffondere nelle logge l’uso dell’Emulation Ritual inglese con la correlata usanza della cerimonia di installazione dei maestri venerabili, nonché la fondazione di Capitoli dell’Arco Reale inglese, Gran maestro (fu rieletto nel 1985 per un altro quinquennio).

Nel 1996 l’ex Gran Maestro Armando Corona, esce da G.O. d'Italia e fonda la Gran Loggia d’Italia in comunione con l’UMSOI registrando con atto pubblico in Roma tale evento.

Nato a Villaputzu, nel Cagliaritano, il 3 aprile 1921, Corona iniziò la carriera politica nel suo paese come consigliere comunale. Dopo una iniziale simpatia per il Psd’Az, aderi’ al Partito repubblicano dove militò per gran parte della sua vita fino ad avvicinarsi, negli ultimi anni, a Forza Italia.

La carriera politica. Segretario regionale del Pri, fu chiamato da Giovanni Spadolini, primo presidente del Consiglio non democristiano dal giugno 1981 al dicembre ‘82, a guidare la segreteria a Palazzo Chigi. In Sardegna, oltre ad essere stato presidente del Consiglio regionale, è stato assessore degli Affari Generali, carica che ricopre nell’attuale Giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci, la figlia Maria Paola, nota come Katy. Il figlio Giorgio è stato consigliere e capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, partito al quale il padre si era avvicinato fin dalla fondazione. 

dal 16/3/1985

Gran Maestro Aggiunto Massimo Maggiore

Gran Maestro Aggiunto Ettore Loizzo

Gran I Sorvegliante Delfo Del Bino

Gran II Sorvegliante Orazio Catarsini

Grande Oratore Enzo Paolo Tiberi

Gran Segretario Ernesto Zampieri

Gran Tesoriere Ottavio Rotondo

Gran Maestro Giuliano Di Bernardo

dal 11/3/1990

Gran Maestro Aggiunto Ettore Loizzo

Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi

Gran I Sorvegliante Rosario Genovese

Gran II Sorvegliante Sergio Rosso

Grande Oratore Gustavo Raffi

Gran Segretario Alfredo Diomede

Gran Tesoriere Pietro Mascagni

Giuliano Di Bernardo
Espulso

Alla Gran Loggia di Primavera del 1993 vi era l'approvazione del bilancio consuntivo annuale. Dei cinque revisori dei conti denominati "Grandi Architteti Revisori tre si rifiutarono di firmarlo.
Il 16 Aprile il Gran Maestro Di Bernardo, tramite una circolare "Balaustra", restituì il maglietto.
Il pomeriggio dello stesso giorno l'ex Gran Maestro insieme ad altri Fratelli si recò nello studio del notaio Lenka Neincova per fondare un'associazione che non aveva scopi di lucro e che faceva propri gli Antichi Doveri, gli Scopi e Relazioni della corporazione di mestiere.
Nel Giugno dello stesso anno la Gran Loggia di Londra sospendeva il riconoscimento che aveva dato al Grande Oriente nel 1972.
Vani furono gli appelli del Grande Oriente d'Italia, la Loggia Madre rimase irremovibile e l'otto Settembre tramutò la sospensione in revoca.
Il 9 dicembre la Gran Loggia Unita d'Inghilterra riconobbe la Gran Loggia Regolare d'Italia ed era pronta a ricevere un Fratello che la rappresentasse.
1993 Comitato di Reggenza La reggenza venne affidata ai Gran Maestri Aggiunti Eraldo Ghinoi ed Ettore Loizzo.

Gran Maestro Virgilio Gaito

dal 18/12/1993

Gran Maestro Aggiunto Eduard Eugen Stolper

Gran Maestro Aggiunto Mario Rigato

Gran I Sorvegliante Argeo Franceschetti

Gran II Sorvegliante Francesco Rasi

Grande Oratore Giuseppe Wrzy

Gran Segretario Giuseppe Malignano Stuart

Gran Tesoriere Piero Ruspini

Virgilio Gaito

Gran Maestro Gustavo Raffi

dal 20/3/1999

Gran Maestro Aggiunto Mario Misul

Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi

Gran I Sorvegliante Saverio Mitidieri

Gran II Sorvegliante Giuseppe Anania

Grande Oratore Brunello Palma

Gran Segretario Giuseppe Malignano Stuart

Gran Tesoriere Fernando Ferrari

Gustavo Raffi - (1944-    )
Avvocato civilista con specializzazione in Diritto Commerciale e Marittimo.
Esercita la libera professione a Ravenna. E' stato segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano di Ravenna negli anni 1989 e 1990 e consigliere nazionale nel triennio 1989-1992.
E' stato membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Curriculum massonico:
Iniziato nella Rispettabile Loggia "Dante Alighieri" n. 108 all'Oriente di Ravenna nell'aprile del 1968, Maestro libero muratore dal 1970, è stato fondatore della Rispettabile Loggia "La Pigneta" n. 676 all'Oriente di Ravenna della quale è stato più volte Maestro Venerabile e Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna per due mandati, ha rivestito la carica di Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia nel triennio 1990-1993.
Insignito dell'Ordine di "Giordano Bruno", classe Minerva, Gran Maestro Onorario di 6 Grandi Logge estere, ricopre attualmente la carica di Gran Maestro.
Nel novembre 2007 è stato uno dei relatori allo "Special Meeting on Regularity and Recognition", organizzato a Londra dalla Gran Loggia Unita d'Inghilterra (incontro dei Grandi Maestri Europei)

dal 20/3/2004

Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi

Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Anania

Gran I Sorvegliante Sergio Longanizzi

Gran II Sorvegliante Ugo Bellantoni

Grande Oratore Brunello Palma

Gran Segretario Giuseppe Abramo

Gran Tesoriere Antonio Catanese

dal 5/4/2009

Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi

Gran Maestro Aggiunto Antonio Perfetti

Gran I Sorvegliante Gianfranco De Santis

Gran II Sorvegliante Giuseppe Troise

Grande Oratore Morris L. Ghezzi

Gran Segretario Giuseppe Abramo

Gran Tesoriere Piero Lojacono

 

LE SEDI DELLA MASSONERIA ITALIANA

  • 16/11/1871 Via del Governo Vecchio, 111 - La strada si trova nel cuore della Vecchia Roma - Era stata chiamata strada di Parione - dal nome del rione - e poi Strada papale perchè da qui passavanoi cortei pontifici che andavano aS. Giovanni. Era diventata Via del Governo Vecchio quando il governatorato fu trasferito da qui a palazzo Madama. Vuole la leggenda che in questa strada abitasse la Fornarina amata da Raffello. Dunque una strada carica di storia.

  • 1873 Palazzo Quirini - Via della Valle, 49 (doveva essere quella dove affacciava palazzo della Valle, che ora fa angolo con piazza Sant'Andrea della Valle. L'antica piazza della Valle è l'attuale piazza Vidoni. Nella prima metà degli anni Ottanta, il palazzo Quirini fu demolito per il completamento di Via Nazionale verso il Tevere.

  • Appartamento in Via di Campo Marzio, 48 accanto alla sede dell'Accademia filodrammatica di Roma.

  • 1887 Palazzo Poli in Piazza Poli, 42 tra via del Tritone e la fontana di Trevi. Edificio storico di Roma, su cui venne a poggiarsi la costruzione della , risultato di diverse fasi costruttive, sede dell'Istituto Nazionale per la Grafica

  • 188... Palazzo Borghese

  • 1/2/1900 Palazzo Giustiniani di Roma fu costruito alla fine del Cinquecento per conto di monsignor Francesco Vento, ma fu acquistato nel 1590 da Giuseppe Giustiniani, un esponente della famiglia genovese che aveva governato l'isola di Chio. Il figlio di Giuseppe, cardinale Benedetto Giustiniani, unì ad esso altri edifici circostanti fino a ricomprendere l'intero isolato nei pressi del Pantheon. Vincenzo Giustiniani (m.1637), fratello del cardinale, arricchì l'edificio di famiglia con una collezione di circa 1600 pezzi tra statuaria antica e quadri che comprendevano alcuni Giorgione, Tiziano, Raffaello e Caravaggio.

L'edificio cinquecentesco, inizialmente edificato a Giovanni Fontana, con probabili interventi del più celebre fratello Domenico, subì varie modifiche per tutta la prima metà del seicento fino all'intervento, nel 1650, di Borromini, cui si devono in particolare, all'esterno, il portone decentrato ed il relativo balcone sovrastante che si vedono sul prospetto di Via della Dogana Vecchia e, all'interno, tutto l'elegante cortile attuale, con l'atrio caratterizzato dai tipici archi ribassati borrominiani.

Nel 1859 all'estinguersi del ramo principale della famiglia Giustiniani, il palazzo divenne proprietà dei Grazioli che nel 1898 attraverso un'asta giudiziaria fu acquistato da un gruppo di persone che poi alla fine restarono proprietari i fratelli Questa dai quali il Grande Oriente d'Italia lo acquistò, avendolo già in affitto, e vi stabilì la propria sede, dando appunto il nome alla Massoneria di Palazzo Giustiniani. L'inaugurazione ufficiale del palazzo avvenne il 21 aprile 1901 con una sfarzosa cerimonia pubblica.

All'inizio del 1926, il governo Mussolini, nell'ambito dello scontro con la Massoneria, acquisì l'edificio al demanio pubblico e ne concesse l'utilizzo al Senato, ma seguì un contenzioso regolato in via bonaria per mezzo secolo, in virtù del quale la parte del palazzo che si affacciava su piazza della Rotonda rimase nella disponibilità della Massoneria. In questo periodo, esattamente nel 1938, l'edificio fu collegato a Palazzo Madama tramite un passaggio sotterraneo tutt'ora esistente. Soltanto nel 1988 il Senato poté disporre di quasi tutto l'edificio, grazie ad un'intesa a seguito della quale la Massoneria trasferì la sua sede alla villa del Vascello sul Gianicolo.

Fu utilizzata da Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato come residenza ufficiale al posto del più impegnativo Quirinale, residenza prima dei Papi poi dei re d'Italia e infine dei Presidente della repubblica.

La firma della Costituzione Repubblicana da parte del Capo provvisorio dello Stato avvenne nella Sala della Biblioteca.

La consuetudine repubblicana vuole che, per lo svolgimento di consultazioni, il presidente del Senato ne metta a disposizione alcuni uffici al presidente del Consiglio incaricato, quando non è né deputato né senatore.

 

La Villa "II Vascello" rappresenta una delle più singolari ville romane, eccentrica per significato e per tipologia di arredi, ricercata da visitatori illustri. Sorge in un luogo privilegiato, alle porte del Vaticano, luogo che diviene scenario di grandi ville barocche. Elpidio Benedetti, abate al servizio della corona francese, sceglie questo spazio proprio per la sua posizione dominante sul colle Vaticano e per entrare a pieno titolo in un'area in splendida ascesa. Ad un modesto progetto iniziale, allegato al capitolato dei lavori edilizi del 1663, redatto dal direttore dei lavori. L’”architettrice” Plautilla Bricci, segue un'altra soluzione ben più innovativa ed originale, che si ipotizza sia dovuta a Gian Lorenzo Bemini, soluzione che nel settecento viene interpretata come un Vascello.
Il casino che ne risulta, circondato da un piccolo giardino prezioso, documenta un ambizioso programma letterario ed artistico. La villa diviene scenario di episodi eroici durante i combattimenti che segnano la fine della repubblica Romana nel 1849, durante i quali il casino, quasi distrutto, viene difeso strenuamente da Giacomo Medici e dai suoi soldati, divenendo così un emblema degli ideali di libertà e democrazia. Luigi Medici del Vascello, dopo aver acquistato il complesso, provvede a condurvi importanti restauri, curati da Guido Beretta, in particolare sul casino già destinato a conservare gli agrumi, che attualmente è di proprietà del Grande Oriente d'Italia. (Carla Benocci, storica dell'arte della Soprintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma).