SPIEGAZIONE DELLA TAVOLA DI
TRACCIAMENTO DEL SECONDO GRADO
Quando il T. di Gerusalemme fu terminato dal R.S., la sua
sontuosità e splendore divennero oggetto di ammirazione nelle vicine nazioni e
la sua rinomanza si sparse fino alle regioni più remote del mondo allora
conosciuto. Niente, in questa magnifica struttura, era di più notevole e che
maggiormente c...isse l’attenzione, delle due grandi C...e, che erano poste
nel p...o, o ingresso. Quella a sinistra si chiamava ..., che significa … e
quella a destra si chiamava ..., che significa …; e, quando congiunte, …,
poiché Dio disse: “In … edificherò questa Mia Casa, affinché rimanga ferma in
eterno. L’altezza di quelle C...e era di diciassette cubiti e mezzo ciascuna,
la loro circonferenza era di dodici ed il loro diametro di quattro. Esse erano
vuote, per meglio servire da archivio per la Muratoria, poiché là erano
depositati i rotoli costituzionali. Essendo vuote, le loro pareti avevano uno
spessore di quattro pollici, ovvero di un palmo. Erano fatte di ottone, ed
erano state fuse nella pianura del Giordano, nelle terre argillose fra Succot
e Seredàt, dove il R.S. ordinò che quelle C...e, nonché tutti i recipienti
sacri, venissero forgiate. Il sovrintendente alla fusione era H.A.. Quelle
C...e erano adornate da due capitelli, ciascuno alto cinque cubiti; e i
capitelli erano arricchiti da intrecci a rete, gigli e melograni. Gli intrecci
a rete, con il loro reticolato, a simboleggiare l’unione; i gigli, per il loro
candore, la pace; i melograni, con la sovrabbondanza dei loro semi, per
simboleggiare la copiosità. Vi erano due fila di melograni per ciascun
capitello; cento per ciascuna fila. Quelle C...e erano inoltre ornate da due
sfere, sulle quali erano tracciate le mappe del globo celeste e di quello
terrestre, per simboleggiare l’universalità della Muratoria. Esse furono
considerate terminate quando vennero ricoperte dall’intreccio a rete. Esse
furono innalzate per ricordare ai figli di Israele quella miracolosa colonna
di fuoco e nubi che aveva sortito due splendidi effetti. Il fuoco aveva dato
la luce agli Israeliti durante la loro fuga dalla schiavitù in Egitto, e le
nubi avevano sparso l’oscurità sul Faraone e sui suoi seguaci, quando avevano
tentato di raggiungerli. R.S. ordinò che esse venissero poste all’ingresso del
T., considerando quel luogo come il più adatto e conveniente affinché i figli
di Israele avessero continuamente davanti agli occhi, ogni volta che si
recavano e ritornavano dal Servizio Divino, il ricordo della felice
liberazione dei loro antenati. Per la costruzione del T. di R.S. venne
impiegato un numero immenso di M…i. Essi erano stati Suddivisi in AA e CdM.
Gli AA ricevevano una razione settimanale di grano, vino e olio. I CdM
ricevevano la loro ricompensa in spezie, che essi andavano a riscuotere nella
camera di mezzo del T. Essi vi pervenivano passando dal p...o o i…o, situato a
S. Dopo che i nostri antichi Fratelli erano entrati dal p...o, si trovavano ai
piedi della scala curva, che conduceva alla camera di mezzo. La loro salita
era ostacolata dal 2°S, che chiedeva a loro la Str. di Ps. e la Pr. di Ps.,
che conduce dal Primo al Secondo Grado. La Str. di Ps. è in possesso di voi
tutti e la Pr. di Ps., che confido vi ricordiate, è …; … significa … ed è qui
simboleggiata da una s. di g. vicino ad una c. d’a. La Pr. ... trae le sue
origine dai tempi in cui un esercito di Efraimiti attraversò il fiume
Giordano, con atteggiamento ostile nei confronti di Ghefta, il celebre
generale dei Ghileaditi. La ragione da essi adottata per tale visita ostile
era che essi non erano stati chiamati a prender parte agli onori della guerra
Ammonitica; ma la loro reale aspirazione era quella di prender parte al
bottino assai ricco, di cui, come conseguenza della guerra, sia Ghefta, sia il
suo esercito, erano allora in possesso. Gli Efraimiti erano sempre stati
considerati gente rumorosa e turbolenta, ma si abbandonarono poi ad aperte
violenze e, dopo gravi insulti verso i Ghileaditi in generale, minacciarono di
far perire il loro vittorioso comandante e di distruggere con il fuoco la sua
casa. Ghefta, dal canto suo, tentò ogni mezzo pacifico per calmarli, ma,
rivelatosi ogni tentativo inutile, fece ricorso a metodi più drastici. Egli
radunò, quindi, il suo esercito e ingaggiò un battaglia contro gli Efraimiti;
li sconfisse e li mise in fuga. E, allo scopo di rendere la sua vittoria
definitiva e di garantirsi da simili attacchi nel futuro, inviò alcuni
distaccamenti dal suo esercito a presidiare i passaggi attraverso il fiume
Giordano, per i quali egli bene sapeva che i ribelli dovevano necessariamente
passare per riguadagnare le loro terre. Egli dette severi ordini ai suoi
soldati: se qualche fuggiasco fosse passato per quella via, dichiarandosi un
Efraimita, egli doveva essere immediatamente ucciso. Ma se avesse tergiversato
o negato, egli doveva essere messo alla prova con una Pr.. E la Pr. era
Costoro, a causa di un difetto tipico della pronuncia del loro dialetto, non
erano in grado di pronunciarla correttamente, ma dicevano … e questa piccola
differenza denunciava la loro origine e costava loro la vita. La Scrittura ci
dà notizia che in quel giorno caddero, sul campo di battaglia e sulle rive del
Giordano, quarantaduemila Efraimiti. E poiché ... venne allora usata quale Pr.
d’esame per riconoscere l’amico dal nemico, R.S. fece sì che, in seguito, essa
venisse adottata come Pr. di Ps. in una Loggia di CdM, per evitare che una
qualsiasi persona non qualificata potesse salire la scala curva, che conduce
alla camera di mezzo del T. Dopo che i nostri antichi Fratelli avevano fornito
tale convincenti prova al 2°S, quest’ultimo diceva: “Passate ...”. Essi quindi
salivano la scala curva, formata da tre, cinque, sette o più gradini. Tre
regolano la Loggia; cinque la tengono; sette o più la rendono perfetta. I tre
che regolano la Loggia sono il Venerabile ed i suoi due S.ti; i cinque che
tengono la Loggia sono il Venerabile, i due S.ti e due CdM; i sette, che la
rendono perfetta, sono due AA, aggiunti ai cinque precedenti. Tre regolano la
Loggia, poiché non erano che tre i Grandi Maestri che presiedettero alla
costruzione del Primo T. a Gerusalemme e cioè: S. R. d’I., H. R. di T. e H.A..
Cinque tengono la Loggia e ciò allude ai cinque insigni ordini architettonici
e cioè il Toscano, il Dorico, lo Jonico, il Corinzio e il Composito. Sette o
più rendono la Loggia perfetta, poiché il R.S. impiegò sette anni ed oltre nel
costruire, completare e consacrare il T. di Gerusalemme al servizio di Dio. Vi
è inoltre un ulteriore allusione alle sette Arti e Scienze Liberali, ossia: la
Grammatica, la Retorica, la Logica, l’Aritmetica, la Geometria, la Musica e
l’Astronomia. Dopo che i nostri antichi Fratelli avevano raggiunto la sommità
della scala curva, essi giungevano alla porta della camera di mezzo, che
trovavano aperta, ma debitamente regolata, contro tutti coloro che erano al di
sotto del Grado di CdM, dal 1°S, il quale domandava loro il Sn., il To. e la
Pr. di un CdM. Dopo che essi gli avevano date quelle convincenti prove, egli
diceva: “Passate ...”. Essi allora passavano nella camera di mezzo del T.,
dove ricevevano il loro salario, cosa che facevano senza scrupolo o
diffidenza. Senza scrupolo, ben sapendo di averne il giusto diritto e senza
diffidenza, per la grande fiducia che essi riponevano nella probità dei loro
datori di lavoro di quel tempo. Quando i nostri antichi Fratelli erano nella
camera di mezzo del T., la loro attenzione veniva particolarmente attratta da
certi caratteri ebraici che sono qui rappresentati dalla lettera “G”. Un Ex-
MV un n - 1°S un n - 2°S un n MV – che simboleggia Dio. Il Grande Geometra
dell’Universo, al quale noi tutti abbiamo il dovere di sottometterci e che
dobbiamo con umiltà adorare.